
Scopri subito cos’è il digiuno intermittente, come iniziare in sicurezza, i suoi benefici scientifici e come supportare il corpo con i giusti integratori.
Il digiuno intermittente non è una moda. È uno strumento potente per migliorare la salute metabolica, abbassare l’infiammazione e dare al corpo la possibilità di rigenerarsi.
Lo uso personalmente e ne parlo spesso con i miei pazienti, perché è uno dei modi più efficaci per ristabilire equilibrio, lucidità mentale e benessere duraturo.
Cos’è il digiuno intermittente?
Il digiuno intermittente è un approccio alimentare che alterna periodi di alimentazione a periodi di astinenza dal cibo.
Durante il digiuno, il corpo smette di ricevere energia dall’esterno e attiva una serie di processi interni straordinari:
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🔻 Riduzione dell’insulina
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🔥 Attivazione della lipolisi (bruciamento dei grassi)
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🧽 Autofagia cellulare: le cellule iniziano a eliminare tossine e residui
👉 È come se il corpo “si accendesse in modalità riparazione”.
I 3 principali tipi di digiuno
1. Digiuno intermittente 16:8
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Si mangia in una finestra di 8 ore (es. dalle 12:00 alle 20:00)
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Si digiuna per le restanti 16 ore
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Ideale per iniziare
2. Digiuno di 24 ore
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Cena → digiuno → cena del giorno dopo
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Ottimo per “resettare” il metabolismo
3. Digiuno prolungato (48–72 ore)
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Da eseguire con attenzione e solo occasionalmente
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Profonda attivazione di autofagia, miglioramento cognitivo e riduzione dell’infiammazione
I benefici del digiuno (confermati dalla scienza)
💡 Praticare il digiuno in modo regolare può portare numerosi vantaggi:
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🔄 Reset intestinale e digestivo
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🔥 Riduzione dell’infiammazione cronica
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💓 Abbassamento della pressione arteriosa
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🧠 Maggiore lucidità mentale e concentrazione
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⚖️ Perdita di massa grassa mantenendo i muscoli
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💡 Miglioramento della sensibilità insulinica
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🌱 Stimolazione delle cellule staminali (digiuno prolungato)
Cosa mangiare prima di digiunare
Per preparare bene il corpo a un digiuno:
🥑 Alimenti consigliati:
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Uova
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Carne
- Pesce
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Avocado
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Brodo di ossa
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Verdure a vapore
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Cibi fermentati (kimchi, crauti)
- Grassi animali
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Olio extravergine d’oliva
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Acqua con sale integrale
🚫 Evita zuccheri, alcol e oli vegetali raffinati (come girasole, mais, colza o soia)
Come iniziare un digiuno 16:8
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Termina la cena entro le 20
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Salta la colazione del giorno dopo
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Consuma il primo pasto a mezzogiorno
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Bevi acqua, tè o caffè nero durante il digiuno
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Inizia con 3–5 giorni a settimana
Come fare un digiuno di 24 ore
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Fai una cena ricca di proteine e grassi
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Non mangiare più nulla dopo cena
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Digiuna fino alla stessa ora il giorno seguente
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Idratati abbondantemente
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Aggiungi sale integrale all’acqua, se necessario
Digiuno 48–72 ore: come farlo in sicurezza
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Alimentazione pulita nei 2 giorni precedenti
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Evita zuccheri, alcol e oli vegetali
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Inizia dopo una cena leggera
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Resta attiva/o durante il giorno
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Integra elettroliti: sodio, magnesio, potassio
Come gestire la fame durante il digiuno
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💧 Acqua con sale marino integrale o elettroliti
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☕ Caffè nero o tè verde
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🧼 Lavati i denti o mastica un chewing-gum alla menta senza zucchero
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🚶♀️ Passeggia o fai esercizio leggero
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🚿 Fai una doccia calda per rilassarti
Come rompere il digiuno in modo corretto
Attenzione: rompere male un digiuno può vanificare i benefici ottenuti.
Dopo un digiuno 16:8
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Inizia con proteine + grassi (es. uova o brodo di pesce con contorno di verdure)
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Evita zuccheri e carboidrati raffinati
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Mangia lentamente
Dopo un digiuno di 24 ore
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Primo pasto leggero: brodo o zuppa di verdure
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Poi un pasto con proteine leggere (uova, pesce, pollo)
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Evita abbuffate e amidi
Dopo un digiuno di 48–72 ore
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Primo pasto (piccolo): brodo di ossa, verdure al vapore, fermentati
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Dopo 2–3 ore: proteine + grassi (carne, pesce, avocado)
L’importanza degli elettroliti durante il digiuno
Molta della stanchezza o del malessere durante un digiuno è dovuta alla perdita di elettroliti.
🔋 Assicurati di integrare:
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Sodio
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Potassio
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Magnesio
💡 Io consiglio MagBalance e MultiMag come supporto mirato e ben tollerato.
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Chi può trarre maggior beneficio dal digiuno
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Persone in sovrappeso o con accumulo viscerale
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Chi ha insulino-resistenza o glicemia instabile
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Chi soffre di stanchezza mentale (brain fog)
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Chi vive uno stato infiammatorio cronico
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Chi ha poco tempo e vuole semplificare i pasti
Conclusione
Il digiuno è uno strumento potente, ma va affrontato con consapevolezza. Inizia gradualmente, ascolta il tuo corpo, e ricorda che il modo in cui rompi il digiuno è importante quanto il digiuno stesso.
Se hai dubbi o condizioni particolari, confrontati sempre con un professionista.
Post liberamente ispirato al thread di @Peaklab_